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Progetto Formativo

Chi Siamo

Presentazione

La CONFAP con questo documento presenta un quadro di riferimento per il confronto tra i Soci e con le Istituzioni; per esplicitare chiaramente la sua identità associativa, la sua ispirazione cristiana; e contemporaneamente vuole offrire uno strumento che favorisca la crescita del senso di appartenenza dei Soci. Vuole anche dare un mezzo sulla base del quale gli Enti associati possano assumere responsabilità sia «politiche» che culturali. Il Progetto, che esprime la comune ispirazione, nel pluralismo delle Proposte Formative degli Enti, viene affidato ad essi, perché ne facciano lo strumento operativo di verifica e di approfondimento della propria Proposta, - da cui il presente trae origine e a cui non intende sovrapporsi - per l'aggiornamento dei propri Progetti Formativi. La CONFAP non è guidata, tanto da una preoccupazione di immagine, quanto dall'esplicita intenzione di documentare e riaffermare la piena legittimità della propria presenza nel settore dell'Orientamento, della Formazione Professionale, e dell'Aggiornamento, non solo per ragioni storiche e di diritto, ma per la rispondenza dell'impostazione del proprio Progetto alla situazione ed alle esigenze attuali, e per l'utilità sociale della propria offerta di servizio formativo.
 

1. La CONFAP: identità e senso della sua azione formativa

  1. La CONFAP si è costituita come Confederazione nel 1974 allo scopo di offrire un riferimento organico ed unitario agli Enti di Formazione Professionale di ispirazione cristiana nel loro servizio formativo rivolto a giovani ed adulti nell'ambito dell'Orientamento e della Formazione al lavoro e sul lavoro. Per gli Enti che ne fanno parte, la CONFAP si propone come luogo di incontro in cui, nella libertà della loro adesione e nel rispetto delle loro peculiarità, sia possibile verificare la qualità dell'attività formativa e concertare prospettive ed interventi comuni. Il Progetto Formativo, manifestando le intenzioni pedagogiche di fondo della Confederazione, intende facilitare la comunicazione reciproca e stimolare l'intervento formativo, pur rivendicando per gli Enti associati piena autonomia nell'organizzazione e nell'attuazione di essa.
  2. La CONFAP si pone all'interno dell'inesausta tradizione di impegno sociale ed educativo dei cattolici. E comprende la propria attività Normativa come espressione della loro solidale partecipazione alle vicende del nostro Paese e come manifestazione della fattiva sollecitudine ecclesiale per la promozione umana. Dall'ispirazione cristiana della propria azione trae ragione e senso per una specifica presenza nella società civile ed ecclesiale. Nell'ambito della programmazione fissata dai pubblici poteri, partecipa alla formulazione degli obiettivi generali in vista della creazione di un sistema di Formazione Professionale effettivamente valido e rispondente alla domanda sociale di formazione. Nello stesso tempo si collega con l'Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana, per portarvi il proprio contributo derivato dall'esperienza Normativa e riceverne orientamenti e direttive circa l'autenticità di impostazione e di attuazione della Formazione Professionale come educazione integrale della persona, in quanto lavoratore, cittadino, cristiano.
  3. Attraverso gli Enti confederati, la CONFAP si impegna nella promozione quantitativa e qualitativa della Formazione Professionale con attività convenzionate e con libere iniziative che abbiano come riferimento prioritario il servizio degli ultimi, attuando interventi adeguati alle modalità dell'innovazione scientifico-tecnologica e alle esigenze reali del territorio.
  4. Nell'ambito del sistema sociale di formazione la CONFAP: promuove una Formazione Professionale che mette al centro la persona, il saper essere prima che il saper fare, l'integrazione del lavoro e della professione nella globalità dell'esistenza, la partecipazione attiva e solidale alla vicenda comunitaria;finalizza la propria azione a precise scelte che favoriscano una organizzazione del lavoro a misura d'uomo ed uno sviluppo della società capace di ripensare alla luce del Vangelo i rapporti dell'uomo con le risorse ambientali, con la tecnologia, con la politica economica, con il senso dell'agire storico e mondano; formula giudizi di valore sul mondo del lavoro e sulle sue implicazioni antropologiche e prova ad elaborare modelli interpretativi delle realtà sociali e produttive, in linea con la propria ispirazione cristiana e in spirito di dialogo e di ricerca per una cultura della collaborazione e della solidarietà tra le persone e tra i popoli; sostiene e difende l'importanza della Formazione Professionale come risorsa strategica per lo sviluppo personale e comunitario, in un contesto di «qualità totale» che comprende la riduzione degli squilibri sociali e territoriali; inquadra la pro pria azione Normativa in una globale prospettiva di educazione permanente, cercando l'integrazione con il sistema sociale di istruzione e collaborando con le iniziative formative e culturali del territorio.
  5. La CONFAP pone la sua azione in un orizzonte di: sollecita solidarietà con i giovani e con le giovani e con tutti coloro che ricercano nel lavoro e nella professionalità una migliore qualità della vita e un soddisfacente sviluppo urinano per tutti ed ognuno; gratuito servizio all'uomo e alla sua crescita attraverso adeguate iniziative formative;intelligente creatività, che mira ad interpretare la domanda formativa, le esigenze del territorio, le istanze sociali e a progettarne risposte valide e pertinenti; competente professionalità, capace di realizzare l'inserimento del soggetto in formazione quale protagonista dei processi produttivi di beni e di servizi nel più ampio contesto socio-economico.

2. L'ispirazione cristiana della CONFAP

  1. Pur nel rispetto della «laicità» della sua presenza e del suo servizio, la CONFAP trova l'ispirazione ultima del suo essere e del suo agire in una visione cristiana della vita e della storia. Coordina la propria azione con l'impegno della Chiesa in ambito formativo. Ascolta e traduce in atto l'insegnamento della Chiesa in materia di formazione e di presenza nel mondo del lavoro.
  2. Con la sua presenza ed azione mette in particolare risalto il ruolo della formazione e della cultura professionale in vista di una umanizzazione ed evangelizzazione del lavoro e della vita professionale ed in difesa della qualità umana della condizione del lavoratore. A questo scopo offre sia una prospettiva culturale significativa nell'intendere questa realtà, sia strumenti culturali ed operativi per esplicitare adeguatamente il proprio ruolo professionale sia l'impegno per promuovere personalità capaci di vivere in pienezza il proprio posto al «banco del lavoro».
  3. Il lavoro, la professione, le attività formative sono viste come realtà «secolari», laiche, cioè appartenenti a quei valori comuni del corpo sociale in quanto tale, prima ed oltre ogni pur legittima e necessaria specificazione ideologica e confessionale. Attraverso esse viene realizzata quella partecipazione alla comune condizione umana e all'opera di promozione umana, impegno primario del cristiano che incarna il Vangelo nella società civile a cui appartiene. Per altro verso il lavoro, la professionalità, la formazione personale vengono per così dire «evangelizzati» nel senso che sono aiutati ad approfondire il loro significato, a superare ogni loro riduzione o mitizzazione indebita, a protendersi verso il più e l'oltre di Dio e della giustizia del suo Regno. Ciò avviene sia attraverso la prestazione di una visione dell'uomo e del suo destino secondo il Vangelo e la tradizione della Chiesa; sia attraverso la prospettazione di una spiritualità del lavoro e della vita professionale, aperta all'esercizio del «ministero laicale» nella Chiesa e nella comunità civile nell'orizzonte di una «civiltà dell'amore e della fraternità giusta e solidale».
  4. 2.4. Allo stesso tempo, con la sua azione formativa, promuove: competenze professionali, radicate in una identità personale capace di comprendere e progettare se stessi e la propria vita come persone, lavoratori, cittadini, cristiani, in una significativa sintesi vitale di essere, agire, cultura e fede; una personalizzata sensibilità sociale attenta alla qualità della vita e dell'ambiente, e disponibile alla partecipazione in processi di liberazione e di sviluppo per individui, popoli e nazioni;atteggiamenti motivati e liberi di solidarietà nel contribuire al benessere comune e nell'impegnarsi per la soluzione dei problemi dei soggetti in particolari difficoltà.
  5. 2.5. L'ispirazione cristiana stimola e qualifica i Centri di Formazione Professionale aderenti alla CONFAP e ne scandisce la vita quotidiana e la molteplicità dell'attività formative, curricolari ed extra-curricolari, che i vari Centri promuovono al loro interno o in collaborazione con le altre forze sociali, civili ed ecclesiali, formative e culturali, presenti ed operanti nel territorio. In tal senso ogni Centro di Formazione Professionale aderente alla CONFAP ispira ad una verità globale e attenta all'uomo l'insieme delle relazioni che si intrattengono sia all'interno che all'esterno; e pur nel rispetto della sensibilità di ciascuno, propone scelte e stili di vita cristiani. Coglie, nella vita quotidiana, gli stimoli della cronaca e della storia, per interpretarli alla luce del Vangelo a vantaggio dell'uomo e del bene comune. Tende a realizzare al suo interno una vita di comunità; e sviluppa una cultura dell'«appartenenza» nei confronti della comunità civile ed ecclesiale, una cultura della solidarietà e un conseguente impegno verso tutti. Lo stile di servizio, e lo spirito di carità, che ne derivano, si traducono nell'attenzione costante alle persone, nella ricerca degli strumenti opportuni per sostenerle, e nella creazione delle condizioni per evitare qualsiasi forma di soggezione, di selezione e di emarginazione.

3. La cultura della CONFAP

  1. La crescita della persona passa attraverso la formazione culturale, intesa in senso generale come incontro del vissuto personale con il patrimonio oggettivo di idee, di valori, di modelli di comportamento, di tecniche espressive ed operative, e come processo personale di acquisizione, rielaborazione, arricchimento di conoscenze, abilità ed atteggiamenti finalizzati al perfezionamento personale ed alla partecipazione attiva e responsabile alla vita ed al progresso sociale. Questo processo di elaborazione culturale trova nella formazione istituzionalizzata la maniera più comune e congrua, perché tutti possano dare ad esso unitarietà sistematicità, completezza, adeguatezza allo sviluppo scientifico-tecnologico e sociale.
  2. La CONFAP crede che nell'esperienza umana personale e sociale del lavoro e della vita professionale sia dato cogliere una via originale alla cultura sociale, allo sviluppo ed alla partecipazione ad essa. Peraltro, la cultura del lavoro che la CONFAP condivide è caratterizzata e qualificata dall'ispirazione cristiana di cui essa si nutre. In questo senso la cultura del lavoro, posta alla base della Formazione Professionale della CONFAP pensata come dimensione della persona e in una prospettiva di unitarietà progettuale che possa favorire l'integrazione tra professionalità, innovazione scientifico-tecnologica, istanze dei mondi vitali personali e comunitari, aspetti etici e religiosi dell'esistenza.
  3. In linea con la tradizione educativa a cui appartiene e con l'insegnamento sociale della Chiesa, uscita dalla profonda esperienza del Concilio Vaticano II, la CONFAP è particolarmente attenta al mondo del lavoro, alle esperienze storiche dei ceti popolari, alle esigenze dei poveri e delle persone in difficoltà e cerca di valorizzare ognuno per i valori di cui è portatore ed espressione soggettivamente individuata. E propugna una cultura che sia strumento e via ad uno sviluppo democratico, giusto e solidale. In tal senso la CONFAP attraverso la sua azione di formazione ricerca una cultura non tanto volta a realizzare un'uguaglianza generica delle opportunità, quanto capace di perseguire un'efficacia dei servizi formativi, attraverso il principio della «discriminazione positiva», per cui si deve dare di più a chi ha di meno.
  4. In linea con questa prospettiva culturale, la CONFAP vede nella Formazione Professionale un servizio dovuto, in soddisfacimento di un diritto soggettivo nel quadro del diritto al lavoro e nell'attuazione di tutte le iniziative idonee a rimuovere gli ostacoli che possono limitare o impedire la libera crescita della persona, come la Costituzione repubblicana, che regola la nostra vita comunitaria, decisamente e precisamente afferma. Tale servizio alla persona si traduce anche in un servizio sociale, perché la Formazione Professionale risulta un investimento produttivo che offre un determinante supporto allo sviluppo complessivo della società. In questa prospettiva d'insieme, appare giustificata la richiesta che l'onere complessivo della Formazione Professionale, anche in termini finanziari, sia sopportato da tutta la società, indipendentemente dalle sedi e dagli operatori comunque utilizzati. Come pure si esige che essa venga realizzata in situazioni di libertà ed esercitata in un sistema pluralistico liberamente scelto, non soltanto dichiarato, ma accompagnato dalle condizioni, che ne rendono effettiva l'offerta e la fruizione.
  5. Per parte loro i Centri di Formazione Professionale degli Enti aderenti alla CONFAP si impegnano per il costante approfondimento di una qualificata cultura del lavoro, nella prospettiva di un'attività che si gestisce per l'uomo. E promuovono presso i propri allievi, come difesa dalla possessione egoistica e dall'alienazione disumana, la coscienza della dignità del lavoro, di qualunque lavoro: esso resta sempre un prezioso atto umano, rappresenta un momento fondamentale dell'autorealizzazione dei soggetti, è palestra di esercizio di partecipazione, solidarietà, corresponsabilità civile ed ecclesiale, è completamento dell'opera creatrice ed impegno che ricerca la realizzazione dell'attesa religiosa dei cieli nuovi e della terra nuova, in cui giustizia e verità possano abitare finalmente in pienezza.

4. Professionalità e Orientamento secondo la CONFAP

  1. La complessità socio-culturale e i nuovi modelli interpretativi della vita personale e comunitaria modificano l'attività lavorativa e la condizione dei lavoratori. La forte accelerazione del mutamento e dell'innovazione tecnologica e la relativa automazione dei processi produttivi incidono profondamente sul modo di produrre beni e servizi. In questo contesto socio- culturale professionalità significa non solo praticare in modo competente un ruolo produttivo, ma inserirsi attivamente e con stili personali in esso. Diventano assolutamente necessarie capacità critiche, creatività intelligente, autonomia personale, assunzione di responsabilità, capacità collaborative e gestione ponderata delle decisioni operative.
  2. Parimenti la professionalità diventa fattore di trasformazione della vita economica e sociale e del lavoro umano, e matura nella persona una Consapevole e autonoma attitudine ad autoprogettarsi come persona e come lavoratore.Da un punto di vista personale, essa può essere vista come una risposta alla domanda di ricomposizione dell'intera esperienza di vita e non solo dell'attività produttiva dell'uomo-lavoratore.
  3. Tale concezione, pur rifiutando intendimenti unicamente efficientistici e produttivistici dell'organizzazione del lavoro, si apre a comprendere, ai fini di perfezionamento personale e di sviluppo umano e sociale, le esigenze di efficienza e di produttività globale e qualità totale connessa con l'attività produttiva. Essi, infatti, vengono rapportati con gli esiti complessivi della persona e della società e quindi vengono ad esprimere quella prospettiva umanistica cristianamente ispirata che anima l'azione formativa della CONFAP.
  4. Stimolata da tali prospettive, la CONFAP orienta il proprio servizio all'acquisizione di un ruolo professionale valido e competente, che permetta di entrare in maniera fattiva e dignitosa nel mondo del lavoro e delle professioni e che allo stesso tempo contribuisca al miglioramento della qualità della vita personale ed allo sviluppo comune.
  5. In questa linea acquista particolare importanza, all'interno del processo di formazione, la funzione e il servizio dell'Orientamento. Esso è considerato dalla CONFAP come risposta a specifici bisogni di sviluppo e di autorealizzazione; si pone come aiuto per affrontare compiutamente le scelte scolastiche, professionali, sociali; veicola l'informazione; svolge compiti di liberazione dai condizionamenti e di maturazione integrale della personalità; e nel corso della vita permette di riqualificare l'esperienza professionale e di adeguarsi ai mutamenti che sopravvengono.
  6. A questo scopo la CONFAP promuove un servizio di orientamento che: permetta all'individuo di armonizzare «sapere» e «saper fare» finalizzati ad un «saper essere» per inserirsi attivamente e con una ben definita identità nel lavoro e nella società; favorisca l'impegno di autoformazione, affinché l'individuo sia in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per adeguare la propria formazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di raggiungere un soddisfacente sviluppo della propria personalità e di contribuire alla promozione del bene comune della società; valorizzi le risorse soggettive, in modo che attraverso itinerari formativi personalizzati e nel rispetto dei tempi e dei modi propri a ciascuno, possano arrivare a mete rispondenti alle proprie e reali aspirazioni, e alle richieste delle comunità in cui si vive; diventi indicazione di vita, sviluppo di capacità di mutamento, stimolo di impegno sociale, superamento dei limiti che la vicenda quotidiana comporta.

5. La Formazione Professionale della CONFAP

  1. Secondo il quadro di riferimento culturale e valoriale della CONFAP, la Formazione Professionale va intesa come fattore di piena valorizzazione della risorsa umana e suppone una conoscenza adeguata: del soggetto, delle sue doti, delle sue attitudini, della sua situazione, e delle sue esigenze formative. del contesto familiare e socio-culturale in cui si trova a vivere; della realtà produttiva di beni e di servizi rispetto alla quale viene progettato l'inserimento dinamico; dei processi tecnologici e produttivi a cui si intende preparare professionalmente, considerati in se stessi e nel loro rapporto con l'ambiente istituzionale, legislativo, sociale, economico, culturale; del territorio e del mercato del lavoro, con le loro molteplici e complesse esigenze e richieste.
  2. La Formazione Professionale è volta all'acquisizione di conoscenze, abilità ed atteggiamenti, che consentano un inserimento o reinserimento competente e flessibile, consapevole di tutte le componenti o variabili proprie delle realtà produttive e dell'ambiente. Ciò è perseguito anche mediante: il controllo e la riflessione su esperienze di vita lavorativa, e attraverso tirocini, stage nel corso del processo formativo; il sostegno efficace dell'opera dell'orientamento; l'offerta di una cultura scientifico-tecnico-professionale proporzionata allo sviluppo scientifico-tecnologico del momento; l'apprendimento di strumenti e modelli interpretativi che permettano di leggere le linee di tendenza, culturali e sociali, emergenti nel contesto, e quelle che si aprono al futuro; l'attitudine a porsi in una prospettiva di aggiornamento e di sviluppo formativo personale ed autonomo, che continua e dilata la Formazione Professionale ricevuta.
  3. A questo scopo la CONFAP: favorisce un sistema di Formazione Professionale finalizzato all'acquisizione di una professionalità polisettoriale, polifunzionale, sistematica e socio-tecnica, capace di perfezionare lo sviluppo, di promuovere l'attitudine al cambiamento, alla specializzazione e all'interazione sociale; offre ai soggetti in formazione un insieme organico di strumenti culturali con cui affrontare la complessità della realtà e comprendesse i molteplici linguaggi; stimola la formazione di un personale quadro di riferimento, ideale e valoriale, che motivi e sostenga l'impegno nell'attività lavorativa e verso la vita stessa; promuove lo sviluppo della personalità secondo una creativa e solida prospettiva di formazione permanente.
  4. A loro volta gli Enti Confederati si impegnano a confrontarsi con la realtà sociale con cui hanno a che fare, a cogliere le dinamiche e le logiche dei cambiamenti in corso e a guardare al futuro, per offrire proposte di formazione adeguate. Per questo integrano il Progetto Formativo della CONFAP e calibrano la loro azione Normativa alle situazioni concrete del territorio e del momento storico che vivono, in una sempre più concreta flessibilità e sforzo di creatività intelligente e propositiva. Contemporaneamente curano la progettualità, rifiutando l'improvvisazione e la ripetitività; articolano i loro interventi attraverso il controllo e l'aggiornamento delle proposte formative nella fase progettuale, in quella di realizzazione e in quella di verifica.
  5. Gli organi di partecipazione di ogni CFP sono chiamati a fare opera di mediazione tra le esigenze formative delle persone, le richieste del territorio e le istanze dello sviluppo scientifico-tecnologico. Compete ad essi, perciò, nell'ambito della Proposta Formativa dell'Ente e con riferimento agli indirizzi regionali e ministeriali, la scelta degli obiettivi e dei contenuti concreti della formazione e la loro migliore articolazione ed organizzazione pedagogico-didattica.
  6. Sono destinatari delle Proposte Formative degli Enti, normalmente, ragazzi e ragazze che abbiano assolto l'obbligo di istruzione o ne siano stati prosciolti (formazione di base di primo livello); giovani in possesso di diploma di Scuola Secondaria Superiore o di laurea (formazione di base di secondo livello); giovani apprendisti o contrattisti formazione-lavoro (riqualificazione dei percorsi giovanili di accesso al lavoro); adulti disoccupati di lunga durata o cassintegrati a zero ore (reinserimento professionale); donne che vogliono rientrare nel mondo del lavoro; soggetti provenienti da Paesi extracomunitari; soggetti portatori di handicap; soggetti espulsi dal sistema scolastico formativo e da rimotivare al lavoro (inserimento di soggetti deboli o marginali nella società attiva).

6. La metodologia della Formazione Professionale della CONFAP

  1. Ogni Progetto Formativo esige una adeguata metodologia. In essa si esprime particolarmente la ricchezza della tradizione dei singoli Enti di FP che aderiscono alla CONFAP. Il passare degli anni e la verifica della quotidianità ne mettono in rilievo le valenze. Il confronto con altre esperienze formativi, con il mutare delle situazioni e con il progredire delle acquisizioni delle scienze umane e delle tecnologie educative ne assicurano ulteriori sviluppi. Gli Enti aderenti alla CONFAP adottano metodologie che privilegiano criteri scientificamente e tecnicamente vagliati, favoriscono la partecipazione, armonizzano le conoscenze teoriche e pratiche, incrementano le dimensioni motivazionali, affettive, relazionali e comunitarie, differenziandole secondo i livelli culturali e di età.
  2. Ognuno, a qualunque età ed in qualunque situazione di partenza venga accolto nel Centro di Formazione Professionale della Confederazione, si ritiene ed è trattato come soggetto della propria formazione; rispettato nella ricchezza della sua dignità personale; accolto nei suoi ritmi di apprendimento e di crescita; valorizzato secondo le sue potenzialità personali; stimolato ad entrare in dialogo costruttivo con i propri formatori e con l'insieme della Comunità Formativa del Centro.
  3. In presenza di soggetti, che si mostrano bisognosi di particolari attenzioni, vengono previsti itinerari formativi personalizzati, sia nella fase di progettazione e di programmazione sia nella fase di recupero.
  4. Le Proposte Formative trovano tempi e spazi concreti di programmazione, di controllo e di valutazione, in forma sistematica ed individualizzata a tutti i soggetti in formazione. Particolare attenzione viene prestata ad una organica programmazione delle attività formative curricolari ed extracurricolari . Per solito si procede secondo una strategia di apprendimento che individua il suo punto di partenza nei bisogni formativi e professionali specifici dei partecipanti alle azioni formative e che trova nella mediazione culturale e didattica la via della loro elaborazione in termini di competenza professionale e di cultura personale. L'attuazione delle attività formativi si affida ad una globale prospettiva e pratica di collaborazione e di impegno interdisciplinare, che valorizza e integra la singolarità degli specifici interventi disciplinari o delle varie iniziative che i Centri propongono nel corso della formazione. Ai fini di un apprendimento valido e personalizzato, vengono privilegiati i metodi della ricerca, dell'affrontamento dei problemi e del lavoro di gruppo; e si fa uso padroneggiato di strumenti didattici diversificati, di sussidi tradizionali e multimediali, mettendo a frutto in particolare gli esiti formativi dell'informatica. A coloro che partecipano alle attività formativi vengono offerti momenti, forme, strumenti, occasioni di sperimentarsi e di sperimentare, di valutarsi e di prospettarsi un futuro di apprendimento e di comprensione personale e culturale.
  5. Allo scopo di favorire l'acquisizione di una adeguata metodologia formativa, la CONFAP: ricerca e stabilisce un collegamento permanente con gli Istituti di Ricerca, con i Centri Culturali e con le Università, con le iniziative di sperimentazione e con le strutture sociali ed economiche presenti sul territorio, e con il mercato del lavoro; offre un servizio qualificato di aggiornamento per gli operatori e di orientamento per le famiglie e i partecipanti alle attività formative.

7. La dimensione educativa nella Formazione Professionale della CONFAP

  1. Nella prospettiva pedagogica della CONFAP, la Formazione Professionale è un momento organico dell'ininterrotto processo educativo, a cui concorrono le diverse agenzie, che fino dalla prima età e lungo l'intero corso dell'esistenza, a cominciare dalla famiglia, cercano di aiutare le persone a crescere nelle loro capacità di libertà e responsabilità, vivendo in pienezza la loro vita. Ponendo nell'educativo un tratto essenziale della propria azione formativa, la CONFAP vuole evidenziare: la propria intenzione di superare interventi settoriali e unidirezionali per farsi attenta sempre alla dimensione della globalità e dell'unitarietà personale, mentre fa opera di Formazione Professionale; l'attenzione privilegiata che viene prestata agli aspetti personali della professionalità; sia a livello individuale che collettivo, favorendo l'instaurarsi di modi e stili che esprimono concretamente, sia a livello di cultura del lavoro che di pratica sociale, il primato della persona e dei valori ad essa connessi; la finalizzazione dell'intera opera di Formazione Professionale allo sviluppo, la promozione e il rafforzamento di capacità consolidate, motivate e coscienti di libertà e responsabilità, soggettiva e comunitaria.
  2. Per questo mentre istruisce, abilita a ruoli professionali e fa fare tirocinio di pratica Professionale, la Formazione Professionale della CONFAP: offre motivi e ragioni per stimolare la coscienza critica e la creatività innovativo; presenta modelli esplicativi e interpretativi dei problemi e della realtà con cui si ha a che fare; offre strumenti per comunicare con se stessi e con gli altri; stimola ciascuno a ricercare il riferimento alla globalità della propria esistenza personale e alla personale partecipazione alla vita civile ed ecclesiale; invita a sapersi elevare al di sopra dei dati di fatto ed a ricercare prospettive di valore e risorse di progettualità di fronte al nuovo, al problematico, al futuribile; promuove momenti, luoghi e forme di dialogo, di confronto, di collaborazione e di condivisione.
  3. La CONFAP manifesta apprezzamento sincero e ricerca l'utilizzazione competente di tecniche e strategie metodologiche valide, tradizionali e nuove, sia nel momento della progettazione, come nel corso dell'apprendimento e nelle forme di valutazione e verifica. Tuttavia attribuisce particolare significato educativo agli stili personali di insegnamento, alla qualità umana delle relazioni interpersonali tra operatori e coloro cui viene offerta la Formazione Professionale, alle procedure istituzionali secondo cui si regolano i comportamenti, al clima che si respira all'interno del Centro di Formazione Professionale. Per questo esprime tutta la sua preoccupazione pedagogica perché tali «vie di educazione» siano stimate, valorizzate, sostenute, corroborate e rese praticabili nelle loro condizioni di esercizio sia a livello di singoli operatori che a livello di Centri.
  4. L'educazione si attua sia attraverso l'attività formativa curricolare che attraverso iniziative extra curricolari di vario tipo (ricreative, sportive, formative, culturali, religiose) che il Centro di Formazione Professionale intende promuovere a vantaggio di coloro che usufruiscono dei servizi del Centro. In questo contesto gli operatori possono esprimere la loro adesione al Progetto Formativo, oltre che con il compimento serio ed impegnato del loro compito specifico, anche attraverso la solidale e volontaria collaborazione alle iniziative del Centro. In tal modo, con la loro personale testimonianza e con quella comunitaria di tutti: contribuiscono alla realizzazione di un clima educativo, fatto di serenità, amicizia, gioia ed impegno; offrono a coloro che vengono a contatto con il Centro, spazio ed occasioni interessanti di partecipazione; stimolano l'assunzione di impegni e di corresponsabilità; suscitano «vocazioni» per la società civile e per la comunità ecclesiale.
  5. Nella convinzione che l'educazione non è opera di operatori isolati o di interventi slegati, ma frutto di intelligente e solidale collaborazione tra persone ed istituzioni, la CONFAP crede che solo una Comunità Formativa può essere soggetto e luogo di realizzazione educativa della Proposta Formativa. A questo scopo crea le condizioni e promuove la partecipazione effettiva di tutti (dirigenti, operatori, utenti, genitori, collaboratori): precisando i ruoli e stimolando le diversificate corresponsabilità; favorendo rapporti ispirati a rispetto, accoglienza, disponibilità, e ad un generale spirito di famiglia e di solidarietà, nella condivisione ragionata e liberamente acconsentita della Proposta Formativa; instaurando strutture, tempi e modi di comunicazione, di incontro e di verifica dell'opera comune di formazione; sostenendo la collegialità di decisioni ed interventi.
  6. La Comunità Formativa si mette in rapporto ed interagisce positivamente con i giovani e gli adulti nel territorio, ai quali offre la sua Proposta Formativa. Ricerca costantemente il contatto con le famiglie e con le associazioni per averle come collaboratrici nella difficile arte dell'educare, accogliendo i contributi che possono provenire dalle loro esperienze umane, lavorative, formative, civili, culturali e religiose. La Proposta Formativa costituisce pure la piattaforma comunicativa, vale a dire il terreno e il contenuto del dialogo, del confronto e della collaborazione che la Comunità Formativa dei Centri Confederati instaura con il mondo e le organizzazioni del lavoro ed in particolar modo con le istituzioni e i movimenti impegnati nell'area della Formazione Professionale e nelle iniziative educative o pastorali a favore delle professioni e della gente del lavoro.

8. La Formazione e l'aggiornamento degli Operatori della CONFAP

  1. La Proposta Formativa richiede una sostanziale convergenza delle intenzioni e delle competenze da parte di tutti coloro che sono chiamati a realizzarla. Occorre del sostegno economico e sociale. Ma certamente ed in primo luogo si affida alle risorse personali intelligenti, disponibili, competenti e creative degli Operatori di FP. In tal senso la CONFAP intende prestare particolare cura della validità professionale ed umana della formazione degli Operatori della Formazione Professionale e al sistematico aggiornamento di essi.
  2. La CONFAP ritiene che sia obiettivo della Formazione e dell'Aggiornamento fare acquisire agli Operatori, relativamente alle esigenze professionali specifiche del ruolo svolto: conoscenze specialistiche tecnico-disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, specifiche e generali; capacità di analisi, rilevamento e lettura del mercato del lavoro e dello sviluppo delle professioni; capacità di gestire il processo formativo, sia nella fase di progettazione dell'intervento (obiettivi, contenuti e metodi) che di controllo e valutazione del processo stesso (analisi della domanda, gestione delle relazioni con l'utente, analisi dei bisogni e valutazione dei risultati); capacità di progettare, di guidare, motivare e stimolare l'apprendimento di ciascuno e del gruppo cui si rivolge la Formazione Professionale; capacità di rispetto e magari di libera e motivata testimonianza dei valori che la CONFAP esprime attraverso il suo Progetto Formativo.
  3. Al fine di conseguire, conservare e sviluppare tali competenze, la CONFAP, conforme alle proprie finalità, promuove iniziative di Formazione e di Aggiornamento degli Operatori con l'approvazione e la collaborazione degli Enti Confederati.
  4. I contenuti della Formazione e dell'Aggiornamento degli Operatori avranno attinenza alla tecnologia e metodologia della Formazione Professionale, ma anche agli aspetti culturali e vitali ad essa connessi.
  5. La metodologia degli interventi di Formazione e Aggiornamento dei Formatori darà ampio spazio: alla ricerca, caratterizzata da un fondamento scientifico, da correttezza del procedimento metodologico e tecnico, da flessibilità delle possibili utilizzazioni; alla interdisciplinarità, quale elemento e momento organizzativo delle conoscenze, apprese in diversi ambiti, che diventano cultura, strumento di lettura della realtà in cui il soggetto deve operare e modo di operare insieme nella Formazione; al lavoro di gruppo, sia come partecipazione che come socializzazione delle esperienze.
  6. La programmazione, la progettazione e la realizzazione delle attività di Formazione e di Aggiornamento stimoleranno e valorizzeranno il contributo degli Operatori, in conformità al Progetto Formativo e ai documenti che regolano i rapporti tra gli stessi e i loro Enti.